Il discernimento dei gesuiti (XIII regola)

Scrive sant’Ignazio Ugualmente, il nemico si comporta come un falso amante che non vuole venire scoperto: infatti, come l’uomo falso parla maliziosamente ed adesca la figlia di un buon padre o la moglie di un buon marito, desiderando che le sue proposte restino segrete, mentre, al contrario, gli dispiace molto se la figlia scopre al padre o la moglie al marito le sue parole, perché comprende che non potrà più portare a compimento l’impresa cominciata; allo stesso modo, quando il nemico ti suggerisce  le sue astuzie e persuasioni, vuole che siano accolte e tenute in segreto: gli dispiace molto se tu le manifesti a una persona spirituale esperta, perché si rende conto di non poter portare avanti l’opera incominciata, dal momento che sono stati scoperti i suoi inganni (Esercizi Spirituali, n. 326).

Già, il nemico, quello che non vuole il bene delle creature, si comporta come un falso amante. Insomma invece di voler il tuo bene, rispettarti, lasciare tempo per farti crescere… opera in te con dinamiche di menzogna che possiedono, distruggono e fanno terra bruciata dell’interiorità più profonda che hai, dove vivi con Dio.

E’ la logica dell’amante che ”usa e getta” senza nessuna responsabilità.

Paura-delle-ombre

Con quale mezzo il nemico ci tiene bloccati fino a paralizzarci e “succhiarci la libertà interiore”? Con la menzogna! Con essa ti terrorizza, per incantarti e farti fare ciò che temi.

È la menzogna, frutto di ragionamenti, di autogiustificazioni davanti al mondo che ti fa credere di stare bene e di essere “autentico” davanti agli altri. Viviamo così “il teatro della menzogna” in cui a volte è interessante notare chi “le spara più grosse” e chi è più incatenato. Nulla di più falso. Nulla di inautentico. Nulla di veramente umano che lasci una traccia nel cuore che incontra. È questo il frutto della menzogna.

Creiamo così labirinti contorti, veri e propri castelli interiori che non ci permettono di uscire sereni. Ci fanno perdere e ci richiedono le energie migliori per uscirne. Come si capisce che viviamo nella menzogna? Semplicemente lo sentiamo interiormente. Stiamo male!

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Ma la menzogna, per funzionare, non deve essere conosciuta come tale; deve agire nel buio e nel nascondimento. Ha paura del confronto, per non essere smascherata, sopporta anche stati d’animo difficili da gestire che fanno stare male.

L’antico e simbolico racconto dell’Eden, in cui il serpente si nascose dietro parole piene di inganno, ha come obiettivo fare sembrare  falsa la parola di Dio. È per questo che Adamo ascoltata e segue la parola della menzogna con più facilità e minore impegno della parola di responsabilità che Dio gli aveva appena consegnato.

Cosa succede? Dopo aver ascoltato la menzogna uno sente di doversi nascondere. Così fa Adamo che si nasconde da se stesso e dalla sua alterità Eva. Si copre con una foglia di fico. E’ quella la dinamica che inizia l’auto-espulsione dal luogo che uno desidera abitare e rimane per sempre.

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Il linguaggio della menzogna che promette piacere senza nessuna responsabilità lo si deve vivere nel buio per farlo durare. Basta invece che la dinamica venga alla luce che si scappa o si riconosce subito ciò che non funziona e cosa blocca il cammino della vita.

Ricordate l’atteggiamento tenebroso di Davide nei confronti di Uria quando gli voleva rubare la moglie Betzabea di cui si era invaghito…. fino a farlo ammazzare? Quando il profeta Natan a distanza di tempo gli racconta quell’episodio sotto forma di storia fino fa indignare Davide  per gli atti di quel terribile uomo. Solo in quel momento Natan gli ha potuto dire: “ma quell’uomo sei tu!”.
Natan fa luce sul fatto e apre gli occhi interiori del grande Re Davide che si rende conto il fondo in cui la sua umanità era sprofondata. Servono uomini e donne così. Senza giudicare aiutano a fare luce sui fatti, altrimenti si vive pensando sempre che gli imperfetti sono gli altri.

peccato di davide

Bisogna parlarne allora. Ma non basta con se stesso o un complice. Ci facciamo da specchio deformante alimentando le paure.

S. Ignazio consiglia di rivelare a una persona esperta e fidata il male che vuoi tener nascosto addirittura a te stesso, nell’inconscio. Questa scelta è curativa e permette di “sbugiardare il bugiardo”. Appena si vergogna quella voce di ipnosi scappa e si scioglie._SM15539, Burma, 02/2011, BURMA-10276

Questa dinamica significa fare luce e riconoscere il tuo mondo interiore che a volte nascondi, falsifichi o tieni nel buio. È così che si vincono e si guarisce da situazioni contorte, piene di compromessi, che spesso tengono bloccati e legati.

Questo è l’inizio della libertà interiore. E si può ricominciare a vivere sanando quelle parti piene di non verità.

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3 Comments

  1. 1

    S. Ignazio è suggestivo oltre che utile . !! Usa delle immagini potenti, violente, contro il male e, questo, me lo rende ancora piu’ attraente, dopo che caro, tanto caro. Quand’ero piccola,mia madre diceva sempre di me che ” prendevo fuoco sott’acqua”. Me lo ripeteva spesso perchè, molto spesso, affrontavo( con il mio temperamentuccio!) le cose, le situazioni, le persone, d’impulso e senza mezzi toni, direi oggi. Di natura sono per gli incendi, per scelta no, scelgo la Temperanza, difatti, sono usa obbligarmi alla mitezza che so essere tanto gradita al Cielo e poco a me (sic). Ecco…..le mie zone d’ombra …..mi aiuteranno ad azzerarle gli splendori di cui sopra. Non sarei una mite se non ci fosse stato sempre, sempre GESU’con me . ADORO la Luce e, l’unico buio che la possa aver vinta su di me, è quello di una notte STELLATA.

  2. 2

    Ecco il motivo per il quale ad ogni anima è “doveroso” assicurare una “sana e retta direzione spirituale” unita ad una “sanificante cura dell’anima” ed una “adeguata e retta formazione della coscienza” … proprio per poter esprimere in pienezza la propria Libertà e Regalità propria dei Figli di Dio, Figli della Luce e Figli della Grazia di Dio.
    Qundo la Chiesa si allontana dal Popolo … il Maligno ci sguazza … come lupo famelico che cerca anime da divorare … e trasformare il male individuale in male sociale!
    La Nostra non è solo una Storia di Salvezza Personale ma anche e soprattutto Storia di Salvezza dei Popoli e delle Nazioni e, nell’Insieme, Storia di Salvezza dell’Umanità e di Pieno Compimento di Essa in Cristo Gesù per Mariam!
    Tutti noi siamo, uno per uno, Creature Amate da Dio Padre che ci ha inviato il Figlio Suo Gesù Cristo e la Santa Chiesa per la nostra Salvezza. In Cristo quindi, Parola di Dio, siamo Salvati: Y’Shua Dio Salva.
    Santi sono coloro che portano nel mondo l’Annuncio della Salvezza in IHS agli uomini di ogni luogo e di ogni tempo.
    Angeli sono coloro che aiutano i Salvati a divenir Santi.
    In questa Economia di Dio sono mirabili le esperienze di tutti i Santi Fondatori … e fra tutti … i Santi Angelici … e tra essi Specialissimi i Serafini di Dio di cui Altissimo è San Francesco di Assisi a noi giunto grazie alla Narrazione di San Bonaventura.
    Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola è il Sigillo di questa Vocazione e Missione … ed il Sacro Cuore di Gesù unito al Cuore Immacolato di Maria costituiscono il Cuore di questa battaglia per la conquista delle anime da parte di Dio per toglierle alla influenza terribile del maligno che usa ed abusa generando dubbi, paure, confusioni, dissimulazioni, inganni, sortilegi ed ogni astuzia che nessun uomo e nessuna donna, senza gli adeguati strumenti del combattimento spirituale, da soli possono reggere … perchè Solo La Santa Comunione vince gli Spiriti del Male e la Comunione Santa è garanzia di Luce e di Grazia! La Luce di Cristo e la Grazia di Dio Padre … per Opera dello Spirito Santo che è Amore e dà la Vita!
    Nei Sacramenti è la Salvezza (ex operae operato). Nei Sacramentali la Via della Santità (ex operae operantis).
    La Fede Salva. Le Opere Santificano! Fede ed Opere sono inscindibili. Ecco allora la Necessità di “Cooperare con Dio Padre a rendere Libere di Discernere e di Operare secondo Retta Coscienza tutte le Anime, cioè Ogni Persona Chiamata da Dio con il Proprio Nome già scritto nel Libro dei Cieli”!
    Questa è quindi la Vocazione e la Missione della Chiesa e della Comunione dei Santi affinchè sia Santificato il Santissimo Nome di Dio, affinché si cooperi alla Venuta del Regno di Dio ed affinché Sia fatta la Sua Volontà, … come in Cielo e così … in Terra!

  3. 3

    da Itinerarium Mentis in Deum:
    Preposte al governo degli elementi e dei corpi sono le sostanze spirituali, sia quelle inseparabilmente congiunte ai corpi, come le anime degli animali bruti, sia quelle congiunte ai corpi così da potersene separare, come le anime razionali, sia quelle interamente separate dai corpi, quali sono gli spiriti celesti, che i filosofi chiamano intelligenze, noi invece angeli.
    Ad essi, secondo i filosofi, compete muovere i corpi celesti e, a causa di ciò, è assegnato ad essi il governo dell’universo, in quanto ricevono dalla causa prima, cioè da Dio, la capacità attiva della potenza che riversano secondo l’opera di governo dell’universo, la quale ha per oggetto il mantenersi dello stato naturale delle cose. Secondo i teologi, invece, agli angeli è assegnato, per disposizione del sommo Dio, il governo dell’universo per quanto si riferisce alle opere della nostra redenzione; in conformità a questo, vengono definiti «spiriti messi al servizio e inviati a vantaggio di coloro che ricevono come eredità la salvezza»51.

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